SUPERBONUS 110%: IL GOVERNO SI IMPEGNA PER UNA PROROGA FINO AL 2023
In seguito al semaforo verde per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato dalla Commissione Europea, approvato dal Consiglio dei Ministri e attualmente all’esame del Senato, è arrivata anche la proroga del Superbonus 110% da parte del Governo.
La proroga del Superbonus arriva con un impegno di finanziamento sottoforma di “promessa” da inserire nella Legge di Bilancio 2022, ma non compreso nel Recovery Fund.
Ricordiamo che il Superbonus 110% è uno strumento utile sia al rilancio del comparto edilizia sia al rispetto dei parametri imposti dagli accordi internazionali, che prevedono un significativo abbattimento delle emissioni di CO2 entro il 2030.
La bozza del provvedimento conferma i principali punti contenuti nel D.L. 34/2020:
- la detrazione del 110% delle spese sostenute per la ristrutturazione, energetica e/o antisismica, in cinque rate annuali. Ovvero la possibilità di utilizzare gli strumenti della cessione del credito e del pagamento anticipato;
- gli interventi possono essere effettuati sulle zone comuni condominiali di unità plurifamiliari, su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi indipendenti dall’esterno, nonché su singole unità immobiliari;
- ai cosiddetti interventi “trainanti”, potranno essere agganciati quelli cosiddetti “trainati”;
- per gli interventi di natura energetica la condizione principale è che questi portino l’immobile in questione ad un miglioramento di due classi energetiche. Questo è dimostrabile con APE (Attestato di Prestazione Energetica) ante e post operam firmati da professionista abilitato.
Un aspetto importante è stato inserito del PNRR: semplificare la burocrazia che frena l’attuazione del Superbonus 110%.
Tra i principali aspetti burocratici troviamo:
- l’attestazione di conformità urbanistica, per la quale è richiesto l’accesso agli archivi comunali il cui esito può arrivare, in alcuni casi, non prima di sei mesi.
- perfetta rispondenza tra l’immobile e la pianta catastale.
- la numerosa documentazione che deve essere prodotta dal soggetto beneficiario.
- condizioni fiscali per l’accesso all’incentivo.
- la documentazione da presentare al soggetto terzo, in caso di cessione del credito, il quale deve farla analizzare da tecnici di sua fiducia che potrebbero richiedere documentazione integrativa con un inevitabile allungamento dei tempi di istruttoria.
Questi ed altri aspetti burocratici dovranno essere risolti, quanto prima, attraverso appositi decreti legge.