Il Sismabonus
Un nuovo chiarimento sulla L. 38/2023 ha fatto luce su un concetto che aveva fatto vacillare molti, tra imprese e acquirenti di unità immobiliari antisismiche, scaturite da demolizioni e ricostruzioni.
È il Sismabonus che, come chiarito, può essere oggetto di sconto in fattura o cessione del credito a condizione che la procedura autorizzativa sia avvenuta prima del 16 febbraio 2023, a prescindere dalla data della firma del contratto preliminare di compravendita.
Tutto questo ha dato una nuova boccata di ossigeno agli operatori del settore che vengono sostenuti anche da nuovi segnali incoraggianti da parte delle banche.
Il Sismabonus è economico in quanto per ogni unità immobiliare che migliori la sua classe di rischio sismico, la detrazione viene calcolata su un importo massimo di 96.000 euro che verrà ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Per il suo ottenimento bastano tre asseverazioni di altrettanti professionisti, come un Progettista Strutturale, un Direttore dei Lavori e un Collaudatore, nelle quali attestino la riduzione della classe di rischio sismico.
La riduzione, per l’acquirente, può avvenire già alla stipula del rogito se l’impresa che si occuperà dei lavori si farà carico del credito, oppure l’acquirente potrà decidere di scalare le 5 rate sulla dichiarazione dei redditi.
Le percentuali di detrazione per il Sismabonus variano a seconda degli interventi, degli anni, della destinazione dell’immobile e partono da un 50% solo per migliorie senza riduzione della classe di rischio sismico per l’unità immobiliare, 70% nel caso si riduca di una classe di rischio rispetto al certificato, 80% per la riduzione di due classi di rischio sempre rispetto al certificato di rischio sismico dell’immobile e per le parti condominiali abbiamo rispettivamente il 75% e l’85% se si riducono di una o due classi di rischio sismico.
Il Sismabonus (sia ordinario che 110%) è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, seguendo un calendario che vedrà l’aliquota abbassarsi progressivamente ogni anno.
In caso di demolizione e ricostruzione, l’intervento dovrà ricadere nelle “Ristrutturazioni edilizie” e non essere classificato come “Nuova costruzione”, per poter usufruire dell’agevolazione.
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