Ecobonus 2022 classico: tutte le novità

L’Ecobonus classico, nella fattispecie quello “ordinario” diverso dal ramo del cosiddetto “Superbonus 110%”, è una agevolazione fiscale (detrazione IRPEF o IRES) approvata per i lavori di riqualificazione energetica dell’immobile effettuati sia sugli edifici unifamiliari che su quelli condominiali.

Si tratta di un’opportunità  rivolta a tutti i cittadini che intendono eseguire determinati lavori sull’immobile, su cui possiedono un diritto reale, che prevede il riconoscimento di un’aliquota a fondo perduto, pari al 50% oppure al 65% del totale delle opere, in base alla tipologia delle stesse; vediamo nel dettaglio quanli interventi rientrano delle due percentuali.

50%

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari (allegato M al Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311), porte esterne, portoncini;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, senza la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (pellets, truciolato etc.), fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

65%

  • interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi;
  • interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con generatori d’aria calda a condensazione;
  • acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%;
  • interventi di sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;
  • interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione realizzato;
  • interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;
  • acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative;
  • interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati nel Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico dell’11 marzo 2008 (MISE), così come modificato dal Decreto 26 gennaio 2010;
  • interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti). La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/mqK, contenuti nell’allegato E del decreto attuativo del Mise “efficienza energetica” o “requisiti ecobonus“;
  • installazione di impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università;
  • building automation.

Nel caso in cui l’intervento riguardi invece parti comuni condominiali, l’ammontare della detrazione IRPEF varia dal 70% al 75%.

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato l’Ecobonus fino al 31 dicembre 2024,, confermando che sarà possibile per tutto il periodo autorizzto la fruizione dello sconto in fattura o della cessione del credito a soggetti terzi (per quest’ultimo aspetto sarà prudent, per tutti i soggetti interessati, attendere le importanti novità correttive che si auspica vengano introdotte in seguito alla pubblicazione in G.U. del DL n.4 del 27 Gennaio 2022, che di fatto bloicca la cessione del credito multipla).

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