Congruità manodopera

A partire dal 1° Marzo 2023, le ditte ed i committenti riceveranno in automatico una comunicazione al fine di adempiere agli obblighi indispensabili per il rilascio del Durc di congruità manodopera.

L’impresa affidataria, e il committente in caso di appalti pubblici, saranno avvisati tramite messaggio mediante PEC (Posta Elettonica Certificata), che l’appalto è soggetto alla verifica di congruità: lo scopo è quello di coinvolgere i soggetti nella richiesta dell’attestazione di congruità da richiedere con l’ultimo SAL (stato di avanzamento lavori) e prima del saldo finale per tutti i cantieri, pubblici e privati.

A partire dal 1° Novembre 2021 (ai sensi del decreto del Ministero del lavoro n. 143/2021) è entrato in vigore l’obbligo di verifica della congruità della manodopera impiegata nei lavori edili, per i quali verrà effettuata la denuncia di inizio attività DNL alla Cassa Edile/Edilcassa territorialmente competente.

Di cosa si tratta?

La verifica di congruità consiste nel controllare la concordanza tra la manodopera utilizzata in un lavoro edile e l’entità e la tipologia dei lavori svolti, a garanzia della corretta concorrenza sul mercato. Per accertare la verifica della congruità si tiene conto della manodopera dichiarata dalle singole imprese esecutrici, in relazione all’appalto/cantiere in esame.

Chi riguarda?

La verifica della congruità si applica a:

  • tutti gli appalti pubblici;
  • i lavori privati il cui valore sia pari o superiore a 70.000 euro.

Quando si richiede?

Negli appalti pubblici è richiesta dal committente o dall’impresa affidataria, in occasione del raggiungimento dell’ultimo stato di avanzamento dei lavori da parte dell’impresa, prima di procedere al saldo finale dei lavori.

Negli appalti privati, diversamente, deve essere dimostrata prima dell’erogazione del saldo finale da parte del committente. L’attestazione deve riferirsi alla congruità dell’opera complessiva.

Assenza di Durc

In caso di assenza del Durc di congruità, la norma vigente prevede la perdita del bonus richiesto e il contestuale pagamento degli interessi calcolati alla data in questione, senza sanzioni di tipo penale. È previsto comunque un meccanismo di regolarizzazione che dispone l’invito, da parte della Cassa Edile/Edilcassa, all’impresa a regolarizzare la propria situazione.

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