Bonus ristrutturazione: il caso dei balconi aggettanti

E’ possibile usufruire dell’agevolazione finanziaria per ristrutturare i balconi aggettanti, prevista all’interno del bonus ristrutturazione, nel caso in cui i balconi risultino danneggiati a causa di infiltrazioni di acqua o di agenti atmosferici, oppure quando si voglia procedere alla sostituzione di parapetti e ringhiere, oppure per realizzare il balcone da zero.

Come previsto dal bonus ristrutturazione, anche per balconi i balconi aggettanti l’agevolazione avrà scadenza nel 2024, con una detrazione d’imposta el 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di € 96.000 di importo totale.

Anche per questo intervento, si potrà optare optare per lo sconto in fattura o  per la cessione del credito d’imposta.

Come funziona il bonus balconi aggettanti?

Al momento dell’invio della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, sarà possibile richiedere la detrazione. Il rimborso consiste in dieci rate di pari importo, che verranno rilasciate a partire dall’anno successivo a quello in cui sono dichiarate le spese, entro la la propria capienza fiscale (per verificare questo requisito ci si potrà rivolgere al proprio consulente fiscale di fiducia oppure ad un CAF)

Come accedere al bonus?

Affinché il bonus ristrutturazione balconi aggettanti sia valido, è necessario che il pagamento dei lavori avvenga mediante bonifico parlante postale o bancario, sul quale risultano essere indicati:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis TUIR)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
  • numero e data della fattura.

Effettuate le opere e relativi pagamenti, occorrerà obbligatoriamente conservare:

  • ricevuta del bonifico
  • documentazione di addebito sul conto corrente
  • fatture di acquisto dei beni e materiali, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Quali sono gli interventi ammessi?

Le opere ammesse al bonus ristrutturazioni:

  • realizzazione di un balcone
  • riqualificazione del balcone, anche con caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti
  • nuova costruzione del balcone (nel rispetto delle norme urbanistiche)
  • trasformazione da balcone a veranda (nel rispetto delle norme urbanistiche).

Nel caso di condominio invece, qualunque intervento sul balcone, sia ordinario che straordinario, fa scattare il diritto alla detrazione.

È bene utile ricordare che il Testo Unico sull’Edilizia (DPR 380/01) definisce manutenzione ordinaria i lavori volti alla riparazione, al rinnovamento e alla sostituzione delle finiture esterne degli edifici, purché ne siano conservati i caratteri originari.

Rientrano perciò in questa categoria gli interventi su ringhiere o parapetti dei balconi, il rifacimento della pavimentazione e non necessitano di permessi o comunicazioni, come ad esempio CILA e/o SCIA.

Lo stesso Testo Unico fa rientrare nella manutenzione straordinaria gli interventi di ristrutturazione o rifacimento parziale del balcone, che introducono elementi di novità rispetto alla struttura preesistente.

Chi sono i beneficiari?

Come previsto dal Bonus ristrutturazione, possono beneficiare della ristrutturazione dei balconi aggettanti i seguenti soggetti:

  • il proprietario o il nudo proprietario
  • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • l’inquilino o il comodatario
  • i soci di cooperative divise e indivise
  • i soci delle società semplici
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.