Il Superbonus 110% è una grande opportunità.

Tuttavia non è esente da insidie, che spesso si possono ricondurre ad eventuali errori commessi dalle varie figure che intervengono nel processo di incentivazione (direttore dei lavori, tecnico progettista etc..).

La conseguente responsabilità, sia penale che amministrativa, porta inevitabilmente a profili di colpa o dolo.

Quello che però non tutti sanno è che, in caso di problemi, sarà solo il soggetto beneficiario (il condominio,  il proprietario dell’immobile etc..) il primo su cui l’Agenzia delle Entrate (AdE) rivolgerà la sua attenzione, in seguito ad un accertamento.

Per quanto concerne la detrazione fiscale Superbonus 110, si hanno 2 possibilità:

  1. nel caso in cui il soggetto beneficiario detrarrà dal proprio reddito il credito di imposta del 110%, l’AdE può effettuare gli accertamenti entro il quinto anno dalla prima dichiarazione dei redditi con cui si beneficia del credito;
  2. nel caso invece in cui il soggetto beneficiario cede il proprio credito di imposta del 110% ad un altro soggetto (impresa esecutrice, istituto bancario etc..), l’AdE può effettuare gli accertamenti entro l’ottavo anno dalla cessione del credito.

Analizziamo cosa succederebbe nel caso in cui l’accertamento sulla cessione del credito restituisse un esito negativo.

Al di là delle singole responsabilità delle varie figure su cui il beneficiario potrebbe dirigere un’azione risarcitoria (garantita da caso a caso dalle polizze assicurative dei professionisti), la responsabilità ricadrà sul soggetto beneficiario.

Questo comporterà che sarà il soggetto beneficiario che dovrà restituire la somma ricevuta per il Superbonus 110 con l’aggiunta delle sanzioni.

Niente sarà dovuto da parte dell’impresa o l’istituto bancario a cui si è ceduto il credito, a meno che si dimostri che il cessionario abbia volutamente eluso dei controlli.

Il beneficiario si dovrà pertanto difendere su due fronti:

1. Il primo è quello tributario, che prevede che il soggetto beneficiario si presenti davanti ad una commissione tributaria, in merito all’effettiva rispondenza al diritto di quanto richiesto dall’AdE.

2. Il secondo fronte è rappresentato da tutte le azioni legali da intraprendere contro tutti i professionisti i quali, a loro volta, dovranno coinvolgere le proprie compagnie assicurative a copertura di eventuali errori commessi durante la gestione della pratica del superbonus.

Queste due azioni non sono né semplici né tantomeno certe. Specialmente per quanto riguarda le compagnie assicurative che, dopo l’apertura del sinistro da parte del tecnico, non liquiderà il danno immediatamente, trattandosi comunque di cifre rilevanti e volendo attendere comunque una sentenza.

Questi sono i principali aspetti legali che devono essere tenuti in considerazione da un soggetto beneficiario che volesse fruire dei benefici introdotti dal Superbonus 110%, specialmente nella scelta delle figure che lo assisteranno durante tutto l’iter, sia per la parte burocratica che realizzativa.

Stesia Engineering, in qualità di società di ingegneria competente nel settore della progettazione edilizia, offre una serie di servizi relativi al Superbonus 110%.

In particolare, proprio in quanto società di consulenza ingegneristica, all’interno dall’incentivo stesso ci occupiamo sia di “Ecobonus 110” che di “Sismabonus 110”.

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